In Italia il catasto è diviso in due archivi:
catasto dei terreni (NCT);
catasto edilizio urbano (NCEU).
In caso di costruzione o ristrutturazione della propria casa bisogna procedere rispettivamente all’accatastamento dell’immobile oppure alla variazione catastale. Ci sono anche altre pratiche rilevanti, tra queste:
frazionamento o fusione: permette la divisione di un terreno oppure di un immobile in parti più piccole nel caso del frazionamento. La fusione invece permette l’accorpamento di più unità immobiliari;
volture catastali: aggiornamenti degli archivi catastali in caso di cambio di proprietario;
rettifica dati catastali: correzione di eventuali errori presenti all’interno dell’archivio.
aggiornamento della planimetria catastale.
E' importante sapere che la planimetria Catastale non fornisce prova legale di proprietà, per questo motivo il Catasto viene definito "non probatorio". Le registrazioni sono utili in quanto evidenziano le mutazioni grafiche nel tempo e di proprietà, ma questa ultima non ha valore di certificazione della proprietà.
La planimetrie d'impianto (primo accatastamento) degli immobili realizzati prima del 1939, è molto importante in quanto attesta lo stato legittimo dell'immobile, se non è reperibile il progetto di costruzione, considerato dall'amministrazione Comunale un documento valido per identificare la regolarità costruttiva.